Temperature roventi, focolai spesso dolosi e canadair in azione. Evacuate 300 persone dal villaggio Valtur di Pollina
Con l’arrivo dello scirocco, ritorna incombente l´emergenza incendi: da alcuni giorni infatti la Sicilia è nella morsa ardente dei focolai. Sono devastanti i bilanci dopo l’innalzamento della colonnina di mercurio. Dal villaggio Valtur di Finale di Pollina sono state evacuate 300 persone, tra cui un gruppo di 120 studenti e professori della media Tito Livio di Napoli. Un altro incendio ha investito un'ampia area di contrada Cippone a Cefalù, sulla strada che conduce al santuario di Gibilmanna. Le fiamme hanno sfiorato un gruppo di abitazioni e sono risalite per un lungo fronte verso la contrada Allegracuore.
Nei comuni di Altavilla Milicia, Alimena, Altofonte, Cefalù, Castel-buono, Casteldaccia, Chiu-sa Sclafani, Corleone, Mi-silmeri, Monreale, Parti-nico, Pollina, Termini Ime-rese, Trabia e Villabate, i focolai di più vaste proporzioni.
Decine le abitazioni evacuate, un apparta-mento distrutto dalle fiamme, autostrade e ferrovie bloccate, quattro persone senza tetto e intossicate dal fumo, un carabiniere e un volontario dell´antincendio feriti durante i soccorsi. Andati in fumo centinaia di ettari di bosco nonostante l´intervento dei Canadair della protezione civile e dei mezzi di terra di vigili del fuoco e del corpo forestale.
Allarme rosso in quasi tutta la provincia di Palermo: almeno 40 i focolai, con trecento carabinieri e tutte le squadre dei vigili del fuoco impegnati nelle operazioni di soccorso. In prefettura è stata attivata l´unità di crisi, che ha coordinato gli interventi delle squadre dei vigili del fuoco e del corpo forestale, con il concorso di forze dell´ordine e dell´amministrazione provinciale.
“Giornate devastanti” ha detto Gioacchino Leta, comandante del nucleo regionale di polizia giudiziaria del corpo forestale - e sono tutti incendi dolosi”. Leta ha parlato inoltre di “momento particolarmente delicato, tra le pressioni per l´utilizzo dei precari e le spinte feroci dei volontari che si ritengono indispensabili, ma non sono istituzionalizzati per gli interventi e non hanno attrezzature. Le associazioni di volontariato sono benvenute, ma con elenchi, nomi, orari di servizio, perché è pericolosissimo improvvisare”.
Non tutti gli incendi, tuttavia, sono provocati dalle alte temperature. "Quello che sta succedendo” dice Salvatore Cocina, direttore della Protezione Civile Regionale “dimostra ancora una volta la matrice dolosa di molti degli incendi in Sicilia. Non è possibile che si siano sviluppati centinaia di roghi contemporaneamente, in aree strategiche: autostrade, ferrovia, centri abitati e centri urbani. Questo dimostra che dietro c’è senz'altro una sorta di guerriglia in atto e quindi dovremmo fare anche un'azione di intelligence su altri versanti".
Un piano è stato presentato ieri in prefettura di Palermo. È infatti previsto l'acquisto di nuovi mezzi per i comuni, la formazione di duemila volontari e il potenziamento del corpo dei vigili del fuoco. Per potenziare le strutture a disposizione di questi ultimi sono stati già stanziati 2 milioni di euro.
- 30 maggio 2008 -
Madonienews
venerdì 30 maggio 2008
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