CACCIA: CAMPANIA POSTICIPA AL 1° OTTOBRE LA CACCIA ALLA FAUNA STANZIALE E VIETA L’ATTIVITA’ VENATORIA NELLE AREE COLPITE DA INCENDI. LA LIPU PLAUDE: “UN BUON PROVVEDIMENTO, DA ESTENDERE ALLE AREE LIMITROFE”
“Fondamentale procedere nella previsione del catasto”
Divieto di caccia nelle zone boschive della Campania colpite dagli incendi, rinvio al primo ottobre dell’apertura della stagione venatoria per le specie stanziali come Colombaccio, Ghiandaia, Merlo e Starna.
La LIPU-BirdLife Italia plaude alla delibera approvata dalla Regione Campania (e pubblicata sul BUR n. 51 del 24 settembre) contenente le misure a tutela della fauna stanziale in difficoltà a causa dei gravi incendi che hanno colpito il territorio regionale. Un provvedimento in tal senso era stato invocato da LIPU e altre associazioni lo scorso 28 agosto con riferimento all’effettiva applicazione del divieto di caccia previsto dalla legge 353 del 2000 sulle aree percorse dal fuoco ma anche ad una più ampia azione di tutela della fauna, colpita direttamente e indirettamente dalla calamità estiva.
“Apprezziamo il provvedimento campano – dichiara Giuliano Tallone, Presidente LIPU-BirdLife Italia – che è volto a dare un qualche sollievo alla fauna in difficoltà e che andrebbe seguito dalle altre regioni interessate, sottolineando comunque la necessità che la misura di divieto si estenda alle zone limitrofe, come peraltro richiesto dall’ordinanza governativa.
“Ma al di là della questione venatoria – prosegue il Presidente LIPU - è necessario richiamare i comuni e le stesse regioni alla rapida e completa previsione del catasto delle aree incendiate, con tutto ciò che ne consegue in termini di controlli e applicazione della legge.
“Solo così, infatti – conclude Tallone - le mire speculative degli incendiari potranno essere adeguatamente contrastate ed il rischio del ripetersi di una stagione infernale come quella appena vissuta possa essere effettivamente evitato”.
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